Storia del buddismo in India

Albero della Bodhi al tempio di Mahabodhi. La pianta attuale crebbe da un seme dell'originario Sri Maha Bodhi, che a sua volta è cresciuto fuori dei semi del primo albero della Bodhi.

La storia del buddismo in India ha il suo inizio dentro ed attorno all'antico regno Magadha (ora Bihar) nel nord-est indiano. Dal suo luogo di nascita, la nuova religione si diffuse successivamente in altre parti del nord e del centro dell'India, questo già durante la vita del suo fondatore; esso si basa sugli insegnamenti di Siddhartha Gautama che è stato considerato un "Buddha" (o "Risvegliato")[1].

Con l'avvento regno di Ashoka, sovrano buddista dell'impero Maurya, la comunità si suddivise in due rami: il Mahāsāṃghika e lo Sthaviravāda, ognuno dei quali si diffuse in tutta l'India e divisi a sua volta in numerose sotto-sette[2]. Nei tempi moderni, esistono due rami principali del buddismo: il Theravāda in Sri Lanka e nel sudest asiatico e il Mahāyāna in tutta regione comprendente la catena montuosa dell'Himalaya e l'Asia orientale.

La pratica del Buddismo come religione distinta e organizzata ha perso influenza verso la fine dell'impero Gupta (VII secolo d.C.), fino ad estinguersi completamente dal suo paese d'origine intorno XIII secolo, ma non senza lasciare un impatto significativo. La pratica buddista è più comune in alcune zone dell'area Himalayana come il Ladakh, l'Arunachal Pradesh e il Sikkim; ha inoltre cominciato a riemergere in India a partire dal secolo scorso, a causa della sua adozione da parte di molti intellettuali indiani, ma anche della migrazione degli esuli buddisti dal Tibet occupato dai cinesi e la conversione di massa di centinaia di migliaia di indù dalit[3].

Secondo il censimento del 2001, i buddisti sono in fase di crescita e rappresentano lo 0,8% della popolazione indiana, con 7.950.000 individui[4].

  1. ^ Monier Monier-Williams, Dictionary of Sanskrit, OUP.
  2. ^ Akira Hirakawa, Paul Groner, A history of Indian Buddhism: from Śākyamuni to early Mahāyāna. Reprint published by Motilal Banarsidass Publ., 1993, page 2.
  3. ^ The New York times guide to essential knowledge: a desk reference for the curious mind. Macmillan 2004, pag.513.
  4. ^ Peter Harvey, An Introduction to Buddhism: Teachings, History and Practices, p. 400. Cambridge University Press, 2012, ISBN 978-052185-942-4

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